martedì 20 novembre 2012

Energie Rinnovabili

Risulta ormai evidente che stiamo diventando una società consumatrice di energia; rasoi elettrici, macchinette del caffè elettriche, condizionatori d’aria, ascensori, illuminazione delle strade e degli edifici, digitalizzazione di tutto ciò che è riconducibile a pixel ed impulsi elettrici; per non parlare del consumo di combustibili fossili.

Questa evoluzione ci costringe ad aumentare considerevolmente il nostro consumo di energia spesso però in modo poco responsabile.

La domanda che ci poniamo ha sicuramente facile risposta…. Lo Stato italiano si preoccupa del suo consumo crescente di energia?

La risposta è scontata… NO!

L’Italia è costretta ad acquistare la maggior parte dell’energia che consuma da paesi esteri vicini e non perché la produzione interna non è sufficiente a soddisfare una percentuale accettabile della domanda del nostro paese.
Navigando sul web abbiamo trovato il Bilancio del Senato che riporta le ripartizioni della spesa primaria per missioni.

In pratica vengono riportati gli importi in miliardi di euro che lo Stato italiano spende per portare avanti (se così si può dire) la baracca.

Gli importi più cospicui riguardano tutti quegli argomenti che siamo abituati sentire in talk show televisivi e campagne elettorali: Politiche Previdenziali, Diritti Sociali, Ordine Pubblico, ecc… e lo sviluppo per le energie rinnovabili?
Se date uno sguardo al documento vi renderete conto che è l’ultima voce e che gli investimenti in questo senso sono anche in calo.

La domanda che sorge spontanea è: come è possibile?

Come è possibile che non si riesca a portare avanti un piano energetico che consenta di limitare la nostra dipendenza da stati esteri?

Proviamo ad essere propositivi e partiamo dal piccolo:

Cosa succederebbe se ogni comune investisse una parte del proprio bilancio per fare in modo che gli edifici comunali siano energeticamente indipendenti? Questo sarebbe possibile con una bonifica degli edifici che riduca al massimo le dispersioni termiche e l’istallazione su ciascun tetto di impianti fotovoltaici che producano energia sufficiente a sostenere i consumi dell’edificio stesso e se dovesse avanzare dell’energia si può sempre rivenderla!

Ci rendiamo conto che alcuni interventi sono particolarmente onerosi ma si tratta di investimenti e come tali vanno considerati… soprattutto in termini di benefici.

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