Sono ormai anni che sentiamo politici e uomini potenti del mondo parlare di sostenibilità ma le iniziative reali sono ancora troppo poche rispetto a quello che sarebbe necessario.
Risulta fondamentale dare un senso, una direzione chiara e forte sulla strada che bisogna percorrere per rendere il nostro futuro e quello dei nostri figli e dei loro figli più sistenibile, concreto e "pulito".
Perchè aspettare a portare avanti decisioni, tecnologie ed iniziative che già oggi sono percorribili? Spesso gli interessi economico-finanziari giudano le decisioni di governi ed aziende; il profitto immediato e smisurato guida i decisori e non la preoccupazione di fornire a che verrà dopo di noi un mondo migliore. Abbiamo la possibilità di lasciare un impronta oggi che può segnare il cammino di chi verrà dopo di noi.
Possiamo pretendere che le decisioni vengano prese ed attuate.
In Italia, proprio in questo anno il governo detto "Tecnico" ha dimostrato che di fronte ad una situazione di necessità estrema sono stati in grado di prendere decisionio ferme enche se non popolari; perchè non viene utilizzata la stessa fermezza per velocizzare i processi di avanzamento tecnologico ed energetico?
Perhè anzicchè diminuire o abolire gli incentivi per le energie rinnovabili non si utilizzano fondi per obbligare città e comuni a produrre energie rinnovabili per pagare i propri consumi?
La cosa che più deprime è vedere che le parole sono sempre tante, troppe, mentre i fatti sono sempre troppo pochi... non sufficienti!
Alziamo la testa, prendiamo in mano la situazione, chiediamo spigazioni, pretendiamo... perchè in Italia c'è così tanta ipocrisia da lamentarsi continuamente e non fare nulla di pratico?
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martedì 4 dicembre 2012
Futuro sostenibile: lasciamo la nostra impronta
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lunedì 3 dicembre 2012
Cambiamenti climatici e cambiamenti sociali
Il tema che vogliamo trattare riguarda i cambiamenti climatici non tanto sotto il punton di vista metereologico ma sociale.
Come sosteneva Al Gore nelle sue presentazioni e documentare sull'effetto serra e l'aumento della percentuale di Co2 nell'atmosfera, molti dei cambiamenti climatici sono dovuti ad una evoluzione sociale dell'uomo completamente indifferente alle tematiche dell'ecologia e della sostenibilità.
Pensare che l'uomo sia uno dei principali fattori che stanno generando i cambiamentin climatici non è un'eresia ma la dura verità! Ogni azione ha delle conseguenze e rtroppo spesso l'uomo ha ignorato quello che poteva scatenare con un determinato comportamento.
Se nel passato taliconseguenze potevano non essere chiare, o quanto meno divulgate, oggi non ci sono più scuse e vogliamo essere promotori di questa informazione.
Spesso i cambiamenti climatici hanno delle ciclicità che non dipendono dall'attività dell'uomo e questa è una delle cose che ci sentiamo dire da alcune fonti di informazione ma allora la domanda che ci poniamo è: perchè sempre più spesso assistiamo ad eventi metereologici estremi? Si sono forse ridotti i tempi di questi cicli?
Altra importante considerazione è la non cura del territorio che troppo spesso trasforma eventi naturali "normali" in vere e proprie catastrofi.
Il disboscamento crescente, la costruzione di abitazioni e stabilimenti sempre più concentrata in aree spesso a rischio idrogeologico, la cnalizzazione delle acque piovane in bacini che spesso non sono sufficienti a contenere le quantità di acqua di una precipitazione straordinaria e la scarsa manutenzione delle stesse sono tutti fattori che non fanno altro che accentuare la pericolosità di questi eventi.
Un'ultima considerazione di ordine abitativo/sociale; la fuga dalle zone rurali verso i grandi centri abitati ha causato un grave abbandono delle zone collinari, spesso teatro di smottamenti dovuti all'accumulo di acqua piovana. Una volta gli abitanti delle colline e delle montagne possedevano oltre alla casa, anche unn appezzamento di terra boschiva dalla quale avevano la possibilità di raccogliere legna e frutti; questo faceva in modo che questi appezzamenti di terreno boschivo fossero sempre puliti e privi di potenziali ostacoli che potessero creare un effetto "diga" con conseguente accumulo e drenaggio di acua piovana.
In Italia abbiamo un esempio di efficenza e tutela territoriale (soprattutto in Italia una vera e propria risorsa economiaca) in una regione come il Trentino Alto Adige probabilmente legata anche ad una cultura basata sulla tradizione e sul passaggio di padre in figlio di case, terreni ed attività.
La società odierna basata sul consumismo estremo ci ha inculcato la percezione di una vita agiata in una grande città con tutti i servizi disponibili e vicini... eppure in Trentino stanno meglio di molti cittadini di grande città... pensateci!
Cosa stiamo aspettando per fare qualcosa?
photo credit: vivek jena via photopin cc
lunedì 19 novembre 2012
Al Gore: Effetto Serra... una scomoda verità
Al Gore ha investito molto tempo e denaro per portare avanti il suo percorso di messa a conoscenza di tutte le persone del processo di invecchiamento e deterioramento del nostro pianeta.
La nascita e lo sviluppo di industrie che pensano solo ai profitti e non all'impatto delle loro azioni produttive sull'ecosistema "Terra" stà portando quest'ultimo ad ammalarsi.
I livelli di Co2 (anidride carbonica) non sono mai stati così alti ed ogni intervento "politico" sembra più una campagna elettorale piuttosto che un reale interesse alla situazione devastante.
Riportiamo di seguito una parte del video di Al Gore relativo alle sue previsioni in merito a questa situazione che non fà altro che aumentare a livelli esponenziali l'effetto serra:
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